Violenza sulle Donne: dal caso Weinstein al femminicidio

Il mondo del cinema è stato recentemente sconvolto dal “caso Weinstein”, un caso che segna inevitabilmente un punto di non ritorno per Hollywood e non solo.
Ripercorriamo i fatti.
Harvey Weinstein è uno dei produttori più influenti ed importanti del cinema internazionale; con lui hanno lavorato le più grandi stelle dello spettacolo e ha ottenuto numerosi premi per i film prodotti. Il mese di ottobre sarà per lui un mese cruciale, il suo trono costruito in tanti anni di carriera infatti, crolla improvvisamente a seguito di un’inchiesta portata avanti dal New Yorker prima e dal New York Times poi, ove emerge un profilo del produttore statunitense da stupratore seriale.
Una vera e propria pioggia di accuse stravolgono l’immagine di Weinstein, additato, tra le altre donne, anche dalla nostrana Asia Argento. A seguito delle denunce a cascata, il produttore è stato recentemente espulso dal club dell'Academy degli Oscar.
Sposato dal 2007 con la stilista Georgina Rose Chapman e padre di due figli, Weinstein ha riconosciuto i suoi errori ma si è riservato la possibilità di denunciare per diffamazione i giornali che hanno fatto scoppiare la bolla.
Tante, tantissime sono le attrici che hanno trovato, a distanza di tempo, il coraggio di accusare Harvey Weinstein, raccontando particolari raccapriccianti di un uomo che, forte del suo potere, irretiva sessualmente le “sue” attrici, assoggettandole psicologicamente. Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie, Ashley Judd, sono solo alcune delle donne che hanno denunciato i comportamenti a dir poco ambigui dell’uomo, bistrattato anche dal premio Oscar Meryl Streep che ha giudicato come “un disgusto, imperdonabile abuso di potere” il modus operandi di Weinstein.
A rendere il tutto ancora più grottesco e grave però, c’è il fatto che a quanto pare, ad Hollywood, tutti sapessero dei modi del produttore e ciò nonostante, nessuno ha mai denunciato nulla, rendendo taciti veri e propri crimini che possono essere considerati in un solo modo: Violenza sulle Donne.
Il caso Weinstein ha letteralmente aperto il Vaso di Pandora. A seguito di questo caso infatti, anche in Italia, grazie alle indagini portate avanti dal programma televisivo di Italia Uno, Le Iene, moltissime giovani attrici hanno deciso di uscire allo scoperto, denunciando niente meno Fausto Brizzi, regista classe ‘68 de Notte Prima degli Esami, per citare uno dei suoi film più noti.
Al momento non ci sono denunce ufficiali, ma la sensazione è che le novità non finiscano qui.
Senza entrare nel dettaglio, questi casi di molestie sessuali nel mondo del cinema danno lo spunto per riflettere sulla società più in generale. In particolar modo su quanto, l’abuso di potere degli uomini, sia ancora un qualcosa di insito in ogni settore ed in ogni ambiente, nessuno escluso. Pensiamo alle classiche “palpatine” del capo sulle dipendenti donne, i commenti spiacevoli mentre una donna cammina per strada, la pressione psicologica a cui ogni donna è sottomessa, fino ad arrivare al vasto e grave problema dei Femminicidi.
Il numero del femminicidio in Italia non diminuisce, nel 2016 se ne contano 120 e nel 2017 le vittime che si contano sono una ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia.
Preoccupante è anche il fenomeno dello stalking, sono 3 milioni e 466 mila in Italia, secondo l'Istat, le donne che hanno subito atti persecutori da parte di qualcuno. E lo Stalking è solo l’inizio di un qualcosa che può sfociare in qualcosa di molto più grave.

Che si rifletta. E pure tanto.

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